Quanto deve cuocere il riso basmati: ecco il giusto tempo

Il riso basmati, noto a tutti e ormai facilmente reperibile in supermercati e alimentari, trova la sua origine nelle lontane terre dell’India e del Pakistan, come suggerisce il nome particolare. Il termine “basmati”, infatti, deriverebbe dalla parola sanscrita “vasmati” che sembrerebbe avere un significato simile a “ricco di fragranza”. Già questo suggerisce che si tratta di una tipologia di riso molto aromatica e dal profumo intenso.

Il riso basmati si distingue dalle molte altre tipologie di riso per la presenza di chicchi allungati e sottili e per il minor indice glicemico, che lo rende facilmente digeribile. Proprio per queste caratteristiche è molto apprezzato ed utilizzato per la preparazione di piatti a base di verdure, pesce o carne, essendo un prodotto molto versatile e semplice da cucinare.

Le caratteristiche del riso basmati

Oltre a presentare chicci più sottili e allungati e un minor indice glicemico rispetto ad altre tipologie di riso, il riso basmati, dal colore bianco perlato, risulta essere anche molto ricco in amido, senza glutine e senza colesterolo. Queste caratteristiche lo renderebbero un ottimo prodotto se inserito in particolari diete, come quelle per celiaci o per l’ipercolesterolemia.

Altri componenti nutrizionali contenuti in esso sono i sali minerali come potassio, fosforo e magnesio e le vitamine, soprattutto quelle appartenenti al gruppo B. Il riso basmati è presente in commercio in due forme: raffinato e integrale. La versione integrale sembra preservare un quantitativo maggiore di nutrienti, non essendo sottoposto a processi di raffinazione.

Le modalità di cottura del riso basmati

L’elevato contenuto in amido fa sì che il riso basmati necessiti di un accurato risciacquo con acqua corrente prima di poter essere messo in cottura. Infatti, è proprio l’acqua corrente che consente di portar via l’eccesso di amido che altrimenti renderebbe più difficoltosa la successiva cottura. Vediamo adesso come cuocerlo e le tempistiche necessarie.

  • a seguito del risciacquo dei chicchi, lasciarlo in ammollo per circa 15 minuti
  • porlo in una pentola con acqua in quantità circa doppia rispetto al riso (1:2)
  • salare
  • portare ad ebollizione e lasciar cuocere per circa dieci minuti

Le tempistiche di cottura potrebbero variare in base al particolare tipo di basmati che abbiamo a casa per cui è sempre consigliabile leggere l’etichetta e verificare le modalità e le tempistiche di cottura consigliate dal produttore. Inoltre, anche la versione integrale, rispetto a quella raffinata, potrebbe avere tempistiche di cotture diverse.

In conclusione, il riso basmati, originario di India e Pakistan ma ormai noto ed utilizzato in tutto il mondo, è una tipologia di riso caratterizzata da chicchi lunghi e sottili, di color bianco perlaceo, basso indice glicemico, elevati quantitativi di amido, vitamine del gruppo B e sali minerali. Molto versatile in cucina, può essere utilizzato per risotti o insalate e ha una cottura di circa 10 minuti, variabile in base alla tipologia considerata.

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