Come conservare la pasta fresca fatta in casa: il trucco definitivo

La pasta fresca ha un gusto unico ed inimitabile. Infatti, non sono pochi coloro che la preparano in occasioni speciali o quando vogliono fare dei pranzi di alto livello. Tuttavia, magari coloro che preparano la pasta fresca in casa esagerano con le porzioni. Di conseguenza, non sanno come potrebbero conservarla.

Per non gettare la pasta fresca ma riutilizzarla in un secondo momento, si dovrebbero conoscere i migliori metodi da attuare per la conservazione in casa. In questo modo, si potrebbe usare tale pasta e magari mangiarla in un secondo momento. Ecco quindi, tutto quello che si dovrebbe sapere a questo proposito.

Pasta fresca fatta in casa: ecco come conservarla

La pasta fresca fatta in casa è completamente diversa dalla comune pasta che si acquista nei supermercati. La consistenza è diversa, dunque potrebbe essere complicato per chi non ha esperienza conoscere il metodo migliore da attuare per una corretta conservazione nel tempo. In realtà, è molto più semplice di quello che si pensa.

Per conservare la pasta fresca fatta in casa basta soltanto metterla in un contenitore ermetico. La pasta dovrebbe essere sistemata al meglio in questo contenitore e non dovrebbe essere accatastata. Una volta posizionata nel contenitore, si potrebbe semplicemente inserire nel frigo di casa. La pasta potrebbe rimanere perfetta per un paio di giorni, anzi se fatta con le uova anche di più.

Gli altri metodi da conoscere

Chi vuole conservare la pasta fresca fatta in casa potrebbe farlo in modi sempre diversi. Un primo metodo potrebbe essere quello di conservare la pasta fresca in frigo come già detto. Si tratta anche del metodo più comune e semplice da usare, perché non necessita di molti sforzi. Tuttavia, si potrebbe conservare la pasta fresca anche:

  • In freezer;
  • Essiccandola;
  • Sbollentandola.

Per quanto riguarda la conservazione della pasta fresca in freezer, il procedimento che si dovrebbe seguire è simile alla conservazione in frigo. Tuttavia, deve essere prima raffreddata su un vassoio la pasta e poi inserita all’interno di sacchetti a lunga conservazione. Potrebbe essere utile scrivere le date sul sacchetto, così da capire quando è arrivato il momento di consumare la pasta.

Infine, la pasta fresca fatta in casa si potrebbe essiccare o sbollentare, proprio come facevano le nonne un tempo. Per quanto riguarda la prima procedura, si dovrebbe seccare la pasta, mettendola vicino al termosifone o al forno a una temperatura di 50 gradi. La pasta fresca ripiena invece si potrebbe sbollentare in acqua, così da ottenere la giusta metodologia di conservazione.

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